Ho sempre pensato, fin dalla sua vittoria a sorpresa nelle primarie che l'hanno eletta neosegretaria del Pd, che Elly Schlein avesse una montagna da scalare per dare a quel partito un profilo di sinistra ricollocandolo nel campo della sinistra e del progressismo. Ho guardato perciò con favore, anche se sempre criticamente, la partecipazione della Schlein alle manifestazioni dei lavoratori indette dal sindacato, in special modo dalla Cgil, a quelle pacifiste e femministe. Non mi sfugge, inoltre, che nel Pd le forze ex renziane, moderate e lingottiste, aborrendo la Schlein, non aspettino altro che una sua sconfitta alle prossime elezioni europee per farle la ghirba.