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- di Redazione
Oggi, la Corte dei conti ha pubblicato la Relazione sulla gestione 2020 dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, approvata dalla Sezione controllo enti della Corte dei conti con Delibera n.79/2022.
Oggi, la Corte dei conti ha pubblicato la Relazione sulla gestione 2020 dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, approvata dalla Sezione controllo enti della Corte dei conti con Delibera n.79/2022.
A seguito della pubblicazione della delibera n. 11/2022, di approvazione - da parte della Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato - della Relazione sul completamento della linea ferroviaria Pescara – Bari, legato al raddoppio della tratta Termoli – Lesina (32 Km circa) della Direttrice ferroviaria Adriatica Bologna, la Corte dei conti ha diffuso oggi una nota di sintesi della medesima delibera.
Nel corso della seduta del Senato della Repubblica n.424 del 7 aprile scorso, 20 Senatori hanno presentato l’interrogazione n. 4-06906 (primo firmatario Daniele Pesco), con richiesta di risposta scritta, rivolta ai Ministri dell'interno e del lavoro e delle politiche sociali, avente ad oggetto la tutela dei minori stranieri non accompagnati in arrivo in Italia, in questo momento soprattutto ucraini, al fine di garantire agli stessi la massima protezione.
Il 30 marzo scorso, durante la seduta n. 420 dell’Assemblea del Senato della Repubblica, cinque Senatori hanno presentato l’interrogazione n. 4-06858, con richiesta di risposta scritta, rivolta al Ministro per la pubblica amministrazione, avente ad oggetto “una revisione straordinaria della serie dei dati in valore dell'import di gas naturale allo stato gassoso per il periodo luglio-dicembre 2021” da parte dell’Istituto nazionale di statistica (ISTAT).
Da qualche anno, ben prima dei fatti di Ucraina, la Siria non occupa più le pagine dei nostri media se non per qualche notizia o scaramuccia considerata minore. Vista da qui la situazione sembrerebbe stabilizzata: già, ma quale situazione?
Vissero a Como a cavallo del Settecento e Ottocento, Teresa Ciceri e Candida Perpenti, scienziate e inventrici, amiche e colleghe di Alessandro Volta, inventore della pila (il primo generatore elettrico) e scopritore del gas metano.
La guerra, le guerre. Non dovrebbero essere scatenate, non vi può essere dubbio. Non risolvono, ne pagano le conseguenze i più deboli. Ma a che serve “condannare”? Abbiamo fatto qualcosa per evitarle? Prima di tutto, sappiamo almeno quante ce ne sono in atto, o ce ne accorgiamo solo quando scoppiano quelle più “importanti”, quelle che fanno audience, quelle che i media si degnano di propinare cospargendole di fake news? Non credo.
La questione è quanto mai delicata. Non solo dal punto di vista religioso e cattolico. Si tratta del fine vita, del suicidio assistito o, per semplificare non sempre correttamente, dell’eutanasia. Pende su questa problematica il referendum indetto dai radicali e una discussione parlamentare per una legge ad hoc, dopo che la Corte costituzionale ha sentenziato e spinto in tal senso.
Chi ha qualche primavera di troppo sulle spalle e si è fatto le ossa sulla storia delle civiltà leggendo Toynbee, magari storcerà il naso scoprendo che oggi esistono studiosi che sono riusciti a comporre modelli matematici anche su questo traendone informazioni davvero preziose. Come quella che la durata media di una civiltà è di circa tre secoli, decennio più decennio meno. Materiali ottimi per l’attenzione distratta che riserviamo alla conoscenza nel nostro tempo: si calcola che il media il dwelling time su internet – ossia il tempo che passiamo davanti a uno schermo compulsando un qualunque argomento – di rado supera una manciata di secondi.
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