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- di Maurizio Sgroi
Non fa più – e giustamente – notizia il fatto che i fondi pensione, nell’arco di dieci anni, abbiano reso quanto il tfr (forse anche un po’ di meno).
Ce ne siamo accorti tutti, e ce ne accorgiamo ogni giorno: siamo diventati più poveri. E non si tratta solo del nostro potere d’acquisto, che viene sempre messo a dura prova dal carrello della spesa. Ma dello stock di risparmi, per chi li aveva, che si liquefà alquanto rapidamente. Nel tempo, vale a dire, che cessa la spinta inerziale dei consumi, che la nostra psicologia si aggancia ancora ai vecchi prezzi, si prende consapevolezza di quanto siano aumentati i prezzi.
Le ultime previsioni contenute nell’outlook di giugno dell’Ocse confermano il rallentamento in corso dell’economia internazionale, ovviamente con diversi livelli di intensità. Una mezza cattiva notizia che però ne contiene mezza buona: l’economia internazionale sembra abbia iniziato il suo percorso di guarigione dalla malattia post pandemica della quale la febbre inflazionistica è il sintomo più evidente.
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