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- di Maurizio Sgroi
Il grafico nella foto accanto, elaborato dal Fondo monetario internazionale (Fmi) in occasione di un report sulla crescita dei salari in Europa, dentro e fuori l’Eurozona e l’Ue, non ha bisogno di molti commenti. La prima metà dell’anno ha prodotto una robusta crescita delle retribuzioni nominali in gran parte dell’Europa, al netto di Svezia e Italia, che si sono mosse appena dalla scala di crescita delle retribuzioni osservata nel quinquennio 2015-2019.

Un interessante approfondimento del quale si è discusso in
I prestiti al settore privato ormai resistono solo negli Stati Uniti, che hanno notoriamente mandibole robuste quando si tratta di sgranocchiare debiti. In Europa ormai sono a zero, in Gran Bretagna addirittura decrescono.
E’ passata quasi inosservata la notizia che nel corso dell’ultimo
Ieri, 13 novembre 2023, a Roma, la Corte dei conti, nell’ambito delle audizioni preliminari all’esame del disegno di legge recante “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026”, ha illustrato innanzi alle Commissioni Bilancio, riunite in seduta congiunta, un proprio
