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Domenica, 26 Ott 2025

altCom’è noto, la legge di stabilità (190 del 2014, comma 381) ha delineato un percorso di edificazione del Crea, l’ente risultante dalla fusione di Cra e Inea, che prevede, tra l’altro, il compimento di una serie di adempimenti da parte del Commissario straordinario.

Tra i più rilevanti c’è l’elaborazione del Piano triennale di rilancio e razionalizzazione delle attività di ricerca di pertinenza dell’ente, che è stato reso noto, sotto forma di bozza, il 22 aprile scorso.

Legge alla mano, il documento deve provvedere alla “riduzione delle attuali articolazioni territoriali pari ad almeno il 50%, nonché alla riduzione delle spese correnti pari ad almeno il 10%, rispetto ai livelli attuali”. Una bella dieta dimagrante, non c’è che dire.

Come di rito in questi casi, si afferma che le linee di intervento sono volte a superare fragilità e criticità e a potenziare i punti di forza esistenti.

Questi sono stati individuati nella robustezza amministrativa (ancorché talora affetta da rigidità eccessive), nella solidità scientifica dell’ente (come peraltro riconosciuto a livello internazionale), nel presidio territoriale ed ottima dotazione patrimoniale e nell’elevato livello medio delle professionalità (anche quelle amministrative).

Oltre che con riguardo a detti riferimenti,  il piano di rilancio è stato elaborato anche in aderenza al Piano strategico per l’innovazione e la ricerca (PSIR), già approvato il 1° aprile scorso, che delinea 6 Aree tematiche e obiettivi strategici per il triennio 2015-2017.

Dalla combinazione dei due elementi testé ricordati (punti di forza e Psir), tenendo naturalmente conto delle prescrizioni di contenimento della spesa poste dalla legge, è emersa una nuova struttura dell’ente, articolata, oltre che nella sede centrale di Roma, in 6 Istituti di ricerca tematici a carattere trasversale e 7 Centri di ricerca di filiera verticali.

Fin qui la bozza del Piano di rilancio. Vedremo ora se e come essa sarà modificata dalle osservazioni e dalle proposte che le parti interessate e destinatarie della stessa faranno pervenire al commissario.

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