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Venerdì, 05 Dic 2025

di Paolo Vita

I vertici del Cra tentano una maxi vendita di 15 immobili per complessivi 19mila mq coperti e terreni per circa 2,5 mln di mq., in località che vanno da Roma a Gaiole in Chianti, passando per San Remo, Torino e Lodi.

Ma i revisori dei conti si sono messi di traverso. L'iniziativa messa a punto dal direttore generale del Cra, Giovanni Lo Piparo, è partita lo scorso 15 luglio quando sul sito dell'ente è stato pubblicato un avviso, che invitava chiunque volesse acquistare i meravigliosi immobili a formulare un'offerta, poco importa che non fosse stabilito un limite minimo alle proposte.

Certo che se da un lato l'avviso di Lo Piparo tranquillizza, quando specifica che "il presente documento non costituisce offerta al pubblico, bensì semplice ricerca di mercato",  preoccupa quando prosegue dicendo che dall'avviso "non segue per l'ente nessun obbligo d'informazione circa l'esito delle offerte né alcun  obbligo di negoziazione e di stipula".

Salvo poi alla fine del documento dire "ove il Cra ritenesse di procedere successivamente alla vendita si provvederà a dar corso ad una procedura di evidenza pubblica nei modi e nei termini di legge con importo base congruito dall'Agenzia del Territorio". Il termine per la presentazione delle offerte è scaduto il 13 settembre scorso.

Degli immobili messi in vendita, alcuni sono dei veri e propri capolavori come la tenuta di Gaiole in Chianti, che gode di 800 mq coperti e 15 ettari di vigneti doc.

Vicino a Roma, a Monterotondo, c'è lo splendido Casale del Grillo, costruito ai primi del 900,  con 1100 mq coperti e circa 3500 mq di terreni.

Sulle colline di San Remo si vendono 4000 mq coperti e altrettanti di giardini.

A Frassinoro, sull'Appennino, ci sono 78 ettari di terreni, 1900 metri quadri di edifici e un laghetto.

Nel centro di Modena, c'è un meraviglioso palazzo gentilizio di 1660 mq con quasi 6000 mq di giardino.

Torino, con vista sul fiume Dora, c'è un altro splendido edificio di 1800 mq e 2500 di giardini.

Il vero gioiello, però, è l'azienda Il Merlino a Caramagna Piemonte, con 100 ettari di terreni e 8000 mq coperti di rara bellezza.

Come andrà a finire questa vendita non si sa, ma dalla relazione della Corte dei Conti (appena pubblicata) sulla gestione del Cra traspaiono evidenti problemi.

Scrive infatti la magistratura contabile: "L'Ente (il Cra, ndr) ha formulato un'ipotesi di alienazione di alcuni cespiti immobiliari ritenuti eccedenti rispetto alle esigenze e alle attività istituzionali, ma il collegio dei revisori dei conti  ha evidenziato l'attuale impossibilità di procedere alla dismissione degli stessi".

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