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- di Maurizio Sgroi
Il nuovo anno regala al Corno d’Africa, luogo parecchio complicato, non solo le tensioni derivanti dagli attacchi degli houthi yemeniti, che fanno temere per il futuro dei commerci nell’area del Mar Rosso, ma anche un accordo fra Etiopia e Somaliland, stato auto-proclamato indipendente dagli anni ’90 ma non riconosciuto (finora) da nessuno, per l’utilizzo per un cinquantennio di una porzione di costa adiacente al porto nord-somalo di Berbera.

I dati dell'associazione "Ossigeno per l'Informazione", sostenuta da Stampa Romana, non sono affatto incoraggianti. A dicembre 2023, il Contatore di Ossigeno per l'Informazione ha superato quota settemila giornalisti minacciati a partire dal 2006: di questi, ben 500 sono stati conteggiati esclusivamente nel corso del 2023. Il 24% sono donne, con una percentuale del 10% causato da minacce di genere. E' dunque un fatto che "l’Italia sia il paese con più giornalisti minacciati", secondo gli elementi raccolti e verificati da Ossigeno, con numeri che non hanno paragone in altri paesi. Insomma "un grande problema irrisolto, che meriterebbe molta più attenzione e adeguate soluzioni".
Mileva Maríć è stata una ragazza brillante e coraggiosa dalla straordinaria mente scientifica. Era nata a Titel, in Serbia il 19 dicembre 1875, città da cui emigrò per potersi laureare al Politecnico di Zurigo, la prima università europea ad ammettere le donne come studentesse.
Intere generazioni sono cresciute leggendo sulle pagine della Domenica del Corriere le rubriche: “La parola del medico”, del dottor Amal e “Tra i fornelli”, di Petronilla, senza sapere che erano gli pseudonimi di Amalia Moretti Foggia, una delle prime italiane laureate in medicina, giornalista, femminista ante litteram.
Con lei salgono a 13 le scienziate che hanno ricevuto il prestigioso premio per la medicina. L’ha condiviso con Drew Weissmanper per avere gettato le basi per i vaccini a Rna messaggero (mRna), che hanno reso possibile lo sviluppo del vaccino anti Covid-19.
Finita e vinta (dall’Italia) la Coppa Davis, il tennis può tornare a essere uno sport prevalentemente individuale, al massimo di coppia, senza la presenza soffocante degli inni nazionali come avviene invece in molti altri sport. Come d’abitudine molti italiani si sono interessati al tennis solo perché Sinner e la squadra italiana vincevano; mesi fa molto meno.
Rileggo in questi giorni “L'errore di Aristotele” (Carocci editore), un saggio di Giulia Sissa che parla dell’origine del patriarcato.
Il 16 novembre scorso, l’Osservatorio sulla corruzione nella Pubblica Amministrazione ha diffuso il
