Giornale on-line fondato nel 2004

Venerdì, 17 Mag 2024

L'ultimo appuntamento di “Incontri al museo per parlare di fauna”, in programma il prossimo 8 maggio, alle 20:45 al MUSE – Museo delle Scienze di Trento (ingresso libero fino a esaurimento posti), è dedicato al ritorno della lontra sui rilievi alpini italiani, un fenomeno ben documentato grazie al monitoraggio nazionale promosso e finanziato da WWF Italia.

Al MUSE, Luca Lapini, zoologo del Museo Friulano di Storia Naturale, fornirà in anteprima un primo quadro d’insieme sulla “signora dei fiumi”, uno dei mammiferi più rari in Italia.

Da un centinaio di animali arroccati in pochi fiumi dell’Italia centro-meridionale in quarant’anni, la situazione della lontra in Italia è nettamente migliorata: oggi si contano 800-1.000 esemplari, in evidente fase di espansione sia dal sud Italia (con la recente ricolonizzazione di Abruzzo, Lazio, Toscana ed Emilia-Romagna), sia dal nord (Liguria, Lombardia, Alto Adige, Veneto e Friuli-Venezia Giulia).

Nel corso della serata, Luca Lapini, uno dei massimi esperti italiani di questo animale, fornirà un quadro aggiornato della situazione della specie sul territorio alpino.

L'incontro sarà moderato da Paolo Pedrini, coordinatore dell'Ambito Biologia della Conservazione – Ufficio Ricerca e Collezioni MUSE.

Nel XX secolo la lontra ha rischiato di estinguersi in gran parte d’Italia. Oggi – anticipa Lapini – i dati sono confortanti: questa specie sta rapidamente recuperando terreno sia in Italia centro meridionale, sia in Italia settentrionale, dove sta autonomamente rientrando da Slovenia, Austria, Svizzera e Francia. Il tema dell’incontro promosso dal MUSE, dal titolo ‘La signora dei fiumi: il silenzioso ritorno della lontra nelle Alpi’, è focalizzato proprio sul ritorno di questa specie nell’arco alpino”.

Il monitoraggio nazionale, i cui dati verranno presentati il 31 maggio in occasione della “Giornata mondiale della lontra”. Allo studio hanno preso parte numerosi volontarie/i, studentesse/studenti e associazioni, seguendo la metodologia standardizzata OSG (Otter Specialist Group), che consente confronti relativamente precisi tra diverse aree di ricerca.

Nel corso delle indagini è stata utilizzata sia la ricerca di marcature lungo i fiumi che l’utilizzo del camera-trapping e anche la ricerca di reperti da road-mortality.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

empty alt

Omesso controllo sull’attività dei dipendenti, legittima sanzione al dirigente

Dopo Tribunale e Corte d’appello, anche la Cassazione, con ordinanza n. 8642/2024 del 2 aprile...
empty alt

Garante privacy: il datore di lavoro non può negare al dipendente l’accesso ai propri dati

Il lavoratore ha sempre diritto di accedere ai propri dati conservati dal datore di lavoro, a...
empty alt

Un faccia a faccia sbagliato, che non si farà. Ma il danno è stato fatto

Ho sempre pensato, fin dalla sua vittoria a sorpresa nelle primarie che l'hanno eletta...
empty alt

Buon anniversario Maria Reiche, signora delle "Linee di Nazca"

Matematica, archeologa e traduttrice tedesca naturalizzata peruviana, Maria Reiche nasce a Dresda...
empty alt

Aliano, appollaiato sugli spettacolari calanchi della Basilicata, dove vive il ricordo di Carlo Levi

La tomba di Carlo Levi ad Aliano ricorda quella di Rocco Scotellaro. Due pareti, due ali, in...
empty alt

Barriere antierosione per proteggere le spiagge, solo danni alla biologia marina

Sono stato intervistato dalla terza rete TV nell’ambito di un servizio ben fatto, sull’erosione...

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI
Back To Top