Giornale on-line fondato nel 2004

Mercoledì, 09 Ott 2024

Redazione

“Comitato Nazionale Italiano per il collegamento fra il Governo Italiano e l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura“. E’ il chilometrico nome di un ente pubblico,

più brevemente “Comitato Fao”, vigilato dal ministero delle Politiche Agricole.

Dall’ultima relazione della Corte dei conti sulla gestione del “Comitato” si apprende che: non ha un solo dipendente; si avvale di un plotone di co.co.co; ottiene un contributo dallo Stato di circa 250 mila euro (750 mila, nel 2006); il ridotto numero di riunioni (pari a 4) del cda nel 2008 è espressione speculare di scarsa attività, che dovrebbe essere svolta da un presidente, un direttore generale, una giunta esecutiva e un collegio dei revisori.

"Dulcis in fundo" il “Comitato” avrebbe dovuto cessare per sempre la sua scarsa, se non inutile, attività fin dal 2008, ai sensi della legge n. 133/2008. Ad oggi, continua tranquillamente a esistere e per questo ha tutte le ragioni per affermare di essere sopravvissuto alla morte. Miracoli simili accadono solo in Italia.

empty alt

Pescara ha cinque acquedotti di cui quattro abbandonati

Quest’oggi terrò una relazione al Consiglio Comunale di Pescara, aperto a interventi esterni, sul...
empty alt

“Ricordati di non dimenticare. Nuto Revelli, una vita per immagini”, mostra da non mancare

Nuto Revelli è stato, con la sua opera e con la sua azione, un “testimone del suo tempo” - di quel...
empty alt

Cassazione: buoni pasto al lavoratore anche durante le ferie

Con ordinanza n. 25840/2024, pubblicata lo scorso 27 settembre, la Cassazione - sezione Lavoro -...
empty alt

La scienziata Claudia Sheinbaum, prima donna presidente in Messico

Il 1° ottobre scorso, in Messico si è insediata a Presidente della Repubblica la scienziata...
empty alt

Le 12 Nobel per la medicina, aspettando la 13^

Il 7 ottobre si aprirà la settimana dei Premi Nobel 2024, che inizierà come da tradizione con...
empty alt

“La storia di Souleymane”, vita di un migrante nell'Europa della gig economy

La storia di Souleymane, regia di Boris Lojkine, con Abou Sangare (Souleymane), Mamadou Barry (Mamadou),...

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI
Back To Top