Il primo film dedicato a Marie Curie risale al 1943: “Madame Curie”, prodotto dalla Metro-Goldwyn-Mayer e ispirato alla biografia scritta dalla figlia minore, Eve Curie.
Molti anni dopo, nel giugno 2017, è uscito nelle sale “Marie Curie: The Courage of Knowledge”, diretto e sceneggiato da Marie Noëlle. Cento minuti accolti con favore dalla critica, nei quali l’attenzione si concentra non solo sulla scienziata, ma anche sulla donna, fragile e controversa nelle sue scelte sentimentali. Il film racconta le sfide che Marie dovette affrontare come ricercatrice in un mondo dominato dagli uomini, come madre di due figlie e, dopo la morte di Pierre, come vedova innamorata di Paul Langevin, un collega già coniugato e più giovane di lei. A interpretarla è l’attrice Carolina Gruszka.
Più di recente, la fumettista e regista iraniana Marjane Satrapi, già nota per “Persepolis” e “Pollo alle prugne”, ha portato sullo schermo “Radioactive”, con Rosamund Pike nei panni della scienziata.
Il film si ispira al libro “Radioactive: Marie & Pierre Curie. A Tale of Love and Fallout” di Lauren Redniss e intreccia la storia d’amore dei coniugi Curie con le ricerche che cambiarono per sempre la scienza, il destino del mondo e avrebbero minato la salute di entrambi.
Nel 1903, Marie e Pierre ricevettero il Nobel per la Fisica per i loro lavori sulle radiazioni; nel 1911, Marie vinse anche il Nobel per la Chimica grazie alla scoperta del radio e del polonio.
Per approfondire: “Scienziate nel tempo. Più di 100 biografie”, Ledizioni 2023.
Sara Sesti
Matematica, ricercatrice in storia della scienza
Collabora con l'Università delle donne di Milano
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