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Venerdì, 17 Ott 2025

Il 4 agosto 1948, all'età di 72 anni, Mileva Marić, prima moglie di Albert Einstein, ci ha lasciati a causa di un ictus.

Mileva e Albert si conobbero e innamorarono durante gli studi al Politecnico di Zurigo, dove frequentavano la Facoltà di Fisica. Si sposarono nel 1903, dopo la morte del padre di Einstein, che si era opposto alla loro unione perché Mileva non era ebrea, era leggermente claudicante e aveva qualche anno più di Albert.

Con il matrimonio, la loro collaborazione scientifica diventò ancora più intensa rispetto agli anni universitari. Prima del 1905, nel periodo più felice della loro vita coniugale, nacquero le opere fondamentali di Albert sulla teoria della relatività ristretta, in cui mise in discussione i fondamenti della meccanica classica.

Dal loro matrimonio nacquero due figli, Hans Albert ed Eduard, quest'ultimo di salute molto cagionevole. Mileva trovò sempre meno tempo per il lavoro scientifico, dovendo dedicarsi alla famiglia.

Seguì il marito quando fu chiamato all'Università di Praga ma, nel 1914, quando Einstein divenne direttore presso l'Istituto di Fisica Kaiser Wilhelm a Berlino, tornò a Zurigo con i bambini, affrontando seri problemi economici.

Esclusa dalla vita scientifica del marito, Mileva scriveva amareggiata: "Il mio grande Albert è diventato un fisico famoso, molto rispettato e ammirato nel mondo scientifico. Lavora instancabilmente ai suoi problemi e si può dire che viva soltanto per essi."

Il loro distacco crebbe fino al divorzio nel 1919, quando Albert sposò la cugina Elsa. Nel frattempo, Eduard si era ammalato di schizofrenia, e Mileva restò sola a prendersi cura di lui, che col tempo peggiorava.

Il dibattito sull'apporto di Mileva allo sviluppo della teoria della relatività iniziò nel 1982, grazie alla biografa Desanka Trbuhović-Gjurić. Le sue ricerche portarono alla luce indizi che proverebbero la partecipazione decisiva di Mileva al lavoro di Einstein.

Nel 1901, Albert scriveva: "Come sarò felice e orgoglioso quando avremo terminato con successo il nostro lavoro sul moto relativo! Quando osservo le altre persone, apprezzo sempre più le tue qualità!".

E nel 1903: "Ho bisogno di mia moglie. Lei risolve tutti i miei problemi matematici."

Mileva rinunciò a citare il proprio nome nelle pubblicazioni del marito a causa del suo amore totalizzante: "Io e Albert siamo una sola pietra (Ein stein)", soleva dire. Per questo è uscita per sempre dalla storia della scienza.

Immagine, in alto: "Mileva e Albert", un'opera di Rosy Sapienza.

Per saperne di più: Scienziate nel tempo. Più di 100 biografie, Ledizioni, 2023.

Sara Sesti
Matematica, ricercatrice in storia della scienza
Collabora con l'Università delle donne di Milano
facebook.com/scienziateneltempo/

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