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- di Franco Dinelli
di Franco Dinelli
La situazione economica ed organizzativa dell'Area della Ricerca di Pisa del Cnr appare alquanto grave e complessa.
Redazione
Qualcuno ha definito ondivago se non contraddittorio il modo di interpretare la spending review all’Istat che, da un lato, all’ultimo momento ha deliberato tra molte proteste di chiudere le sedi il 24 e il 31 dicembre e, dall’altro, ha deciso di dotare di cellulare e pc alcuni neodirigenti, ancora senza incarico.
di Roberto Tomei
L'articolo dal titolo "Stormi di corvi sul Cnr. Allarme a piazzale Aldo Moro" ha suscitato sconcerto, discussioni e commenti tra i lavoratori. Silenzio, invece, ai piani alti della sede centrale dell'ente.
C'è stato anche chi, come l'architetto Paolo Iannuzzi, primo ricercatore dell'Ibaf, ha scritto al direttore generale Paolo Annunziato, che aveva inoltrato a tutto il personale la lettera "anti corvi".
Di seguito, riportiamo il testo della sua missiva.
Oggetto: Considerazioni su nota del Direttore Generale del 22/11/2012 n. prot. 72571
Egr. Direttore Generale,
ho letto, devo confessarLe con qualche perplessità, la Sua nota in oggetto, esposta nella bacheca del C.N.R./AdR di Napoli.
A riguardo, fermo restando che concordo pienamente con Lei sul fatto che l’anonimato sia la forma peggiore per rappresentare a chiunque le proprie ragioni, ritengo che l’art. 51 della Legge 6 novembre 2012 n. 190 (cd. Legge Anticorruzione) preveda proprio, per consentire a tutti coloro che hanno responsabilità di controllo e gestione della “cosa pubblica”, di raccogliere in qualsiasi forma, anche in quella anonima, tutte le notizie riguardanti “ipotetici” comportamenti illeciti e/o scorretti dei dipendenti dello Stato. Sta poi all’arguzia e all’intelligenza di chi riceve la segnalazione valutare se e come, nella forma e nella sostanza, tenerne conto e in qual misura.
Inoltre, Le sarà certamente noto che in molti casi coloro che hanno segnalato o segnalano in forma autografa anomalie comportamentali o, peggio ancora, veri e propri reati avvenuti sul luogo di lavoro, di cui siano venuti a conoscenza, hanno poi dovuto subire azioni quanto meno di emarginazione da parte di colleghi e/o superiori ed è proprio questo, io credo, che lo spirito della nuova normativa voglia tendere ad eliminare.
Con molti distinti saluti.
Arch. Ferdinando Iannuzzi
I Ricercatore
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