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Venerdì, 17 Mag 2024

L'INGV non è stato accreditato a svolgere il Corso di Dottorato di Ricerca (XXXIII ciclo) in discipline geofisiche. È la conseguenza di un parere decisamente negativo dell'ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca) espresso sia in un primo esame che in un riesame successivo, richiesto dai vertici dell'Istituto e dai proponenti. Il parere è stato dato sulla base della Valutazione della Qualità della Ricerca (VQR) per il periodo 2011-2014.

Uno smacco grave per la credibilità scientifica di un ente che opera nel settore delicatissimo della difesa dai terremoti e dalle eruzioni vulcaniche in un Paese densamente popolato.

Colpisce la motivazione con cui il vertice dell'Istituto, in sede di riesame, ha motivato il basso livello dei risultati scientifici: il personale INGV sarebbe troppo occupato a monitorare l'attività sismica e vulcanica del Paese per conto della Protezione Civile.

Un ente nato e notevolmente sviluppatosi esclusivamente perché opera in un Paese altamente sismico e vulcanico, e non a caso chiamato di Geofisica e Vulcanologia, a che cosa si dovrebbe dedicare se non a misurare i vulcani attivi e i terremoti? Magari cercando di capirci qualcosa? Oltretutto, con il supporto della Protezione Civile, cioè della Presidenza del Consiglio dei Ministri, da cui possono discendere vantaggi economici e facilitazioni nella soluzione di problemi e difficoltà che sempre si possono presentare nel cammino di un ente di Stato.

È come se l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare si lamentasse perché costretto a interessarsi a acceleratori di particelle e alle interazioni protone-protone, oppure se l’Istituto Nazionale di Astrofisica si lamentasse di dover passare le notti a guardar le stelle.

La giustificazione addotta la dice lunga sul significato che i vertici dell'INGV danno alla ricerca moderna.

Nel periodo 2004-2010, l'INGV era stato definito dall'ANVUR miglior ente di ricerca italiano. A questo era associato un giudizio lusinghiero, addirittura, da parte della Corte dei Conti. Lo Science Watch della Thomson Reuters, nello stesso periodo, l'aveva definito "Rising Star", intendendo in questo modo evidenziare il grande sviluppo dell'ente partito da condizioni iniziali modeste. È stato, almeno fino al 2010, il primo al mondo in Vulcanologia e, secondo o terzo, ma sempre quasi a pari merito con il primo, in Sismologia.

È sotto gli occhi di tutti il perché si è arrivati alla triste situazione attuale nel giro di pochi anni. Le responsabilità sono dei vertici e dei numerosi dirigenti di ricerca che dovrebbero incoraggiare e organizzare serenamente la ricerca invece di creare antagonismi e malessere diffuso fra tutti.

È ancor viva la pessima figura dell'INGV con il recente terremoto di Casamicciola. Non tanto, si badi bene, per l'epicentro sbagliato. Niente di più facile che sbagliare un epicentro anche da parte dei migliori sismologi. Mi riferisco a quello che è successo nei giorni successivi al sisma, in un crescendo di dichiarazioni contraddittorie, che mal si addicono a una comunità che si possa definire scientifica.

Ho visto gente, che si ritiene intellettualmente onesta, cercare di difendere con tutti i mezzi l'indifendibile, quando sarebbe bastato ammettere gli errori. Gente ormai molto vicina alla pensione, comunque lontanissima dal giorno della laurea, che si dedica a insultare brutalmente e ad accanirsi con chi assolutamente non ha e non aveva responsabilità alcuna sulle loro patetiche défaillance.

Ormai la questione è capire se un ambiente tanto diviso e divisivo può tornare a essere quello che è stato in Italia e nel mondo per tanti anni o è destinato a un'irreversibile decadenza.

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Geofisico

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