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- di Rocco Tritto
di Rocco Tritto
Chi crede che per l’ultima crisi finanziaria, che investe un paese membro dell’Ue, a versare lacrime e sangue debbano essere solo lavoratori e pensionati greci, si sbaglia di grosso.
di Rocco Tritto
Chi crede che per l’ultima crisi finanziaria, che investe un paese membro dell’Ue, a versare lacrime e sangue debbano essere solo lavoratori e pensionati greci, si sbaglia di grosso.
Redazione
Ci sono parole - non tante, per fortuna - che spalancano abissi, che da sempre l'uomo cerca di esplorare. Tra queste c'è la “verità", che mai avremmo pensato potesse qualificarsi come "percepita", al pari della famosa “inflazione”.
di Rocco Tritto
I latini dicevano che "quando due (o più, aggiungiamo noi) persone fanno la stessa cosa, non è la stessa cosa".
Vito Tenore, magistrato della Corte dei conti, è riuscito a trovare quelli che le cose le fanno meglio e li ha immortalati, con tanto di ritratto fotografico, pubblicando un libro, prefato da Renato Brunetta (ministro del Pdl) e Pietro Ichino (senatore del Pd), entrambi noti al grande pubblico come nemici giurati di “fannulloni” (quelli che le cose non le vogliono fare) e “nullafacenti” (quelli che le farebbero ma non possono, anche se poi non si dice mai per colpa di chi) nascosti nelle pieghe della pubblica amministrazione.
Poiché gli elenchi degli esempi di “pubblici dipendenti che onorano l’amministrazione” allo stato sembrano davvero striminziti, appare giusto proporre che codesti martiri della patria, individuati chissà con quali “metodi” e “norme”, vengano equiparati, a tutti gli effetti, ai Cavalieri del Lavoro che, in misura pari a 25, annualmente, il 2 giugno, vanno a infoltire il mitico Ordine Cavalleresco, di cui fa parte dal 1977 anche Silvio Berlusconi.
Una simile onorificenza potrebbe incentivare molti dei tre milioni e passa di dipendenti pubblici, non a fare di più del loro onesto e non contestato lavoro, ma a inoltrare deferente istanza, con allegata foto possibilmente a colori, all’autore della estemporanea pubblicazione, affinché la prossima edizione del volume, già annunciata, possa rendere a loro giustizia poiché, dopo la presentazione del libro di Tenore, si sono visti attribuire il poco ambito titolo onorifico di “Fannullone della Repubblica italiana”.
Redazione
In disparte le polemiche seguite alla pubblicazione, fatta in anteprima esclusiva da Usi/RdB, della Relazione finale contenente la valutazione degli Istituti del più grosso ente pubblico di ricerca del paese, almeno un merito va ascritto ai 150 super esperti, provenienti da ogni parte del pianeta, chiamati al capezzale del moribondo Cnr, da Pistella prima e da Maiani dopo, per certificarne lo stato di salute.
di Rocco Tritto
L’Italia detiene, almeno in Europa, il poco invidiabile primato delle opere pubbliche incompiute: regolarmente finanziate, mai iniziate o iniziate, ma non portate a termine.
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