Nel 1818, quando arriva da Parigi a Messina per sposare il mercante inglese James Power, Jeannette Villepreux (1794-1871) è una giovane ricamatrice.
Venticinque anni dopo, quando lascerà definitivamente la Sicilia, è ormai un’affermata studiosa di vari rami delle scienze naturali.
Ha inventato per prima l’acquario (o “gabbiolina alla Power”) per le sue osservazioni scientifiche (1832) e, da naturalista autodidatta, ha definitivamente risolto l’annosa questione sulla natura e sull’origine della conchiglia dell’Argonauta Argo.
Le sue ricerche nelle scienze naturali sono apprezzate da numerosi scienziati in Europa e, in particolare, dal prof. Richard Owen, membro della Zological Society e fondatore del Natural History Museum di Londra, che la considera una "pioniera” della biologia marina.
Dimenticata per oltre un secolo, Jeannette è “ritornata alla luce” in questi ultimi 20 anni e ora, grazie alla storica Michela D'angelo, che per prima l’ha fatta conoscere in Italia, e al progetto di "Toponomastica femminile", le è stato intitolato l’Acquario di Messina.
Per approfondire: “Scienziate nel tempo. Più di 100 biografie", Ledizioni, Milano 2023.
Sara Sesti
Matematica, ricercatrice in storia della scienza
Collabora con l'Università delle donne di Milano
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