Giornale on-line fondato nel 2004

Sabato, 18 Mag 2024

Con lei salgono a 13 le scienziate che hanno ricevuto il prestigioso premio per la medicina. L’ha condiviso con Drew Weissmanper per avere gettato le basi per i vaccini a Rna messaggero (mRna), che hanno reso possibile lo sviluppo del vaccino anti Covid-19.

Biochimica ungherese, Katalin Karicò è nata nel 1955 a Szolnok, da una famiglia modesta che l’ha sempre sostenuta negli studi. Con tenacia e determinazione è arrivata a conseguire il dottorato di ricerca presso l'Università di Szeged.

Nel 1985, ha lasciato l’Ungheria per spostarsi negli Stati Uniti con il marito e una figlia, Susan Francia - atleta che è diventata due volte medaglia d'oro olimpica nel canottaggio.

Ha continuato le sue ricerche e gli studi post-dottorato presso il Dipartimento di Biochimica della Temple University di Filadelfia, specializzandosi sulla tecnica dell’Rna.

In un’intervista racconta gli inizi delle sue ricerche: “lo lo vedevo come un modo per rimpiazzare i normali farmaci: l’idea era di dare alle nostre cellule, grazie all’Rna messaggero (mRna), le istruzioni per produrre da sole le proteine in grado di curare le malattie”.

Inizialmente, il suo lavoro non è stato compreso e non ottiene finanziamenti. Nel 1998 però inizia la collaborazione con Drew Weissman, immunologo formatosi nel laboratorio di Anthony Fauci, presso i National institutes of health (Nih), uno scienziato che condivide la stessa area di ricerca.

Il sogno di Weissman è sviluppare un vaccino contro l’Hiv, ma dopo diversi insuccessi con il Dna, de­cide di provare con l’Rna, con l’aiuto della collega. Il loro rapporto è costruttivo, efficace e duraturo.

Un altro incontro importante ha segnato la carriera della scienziata. Nel 2010, viene chiamata a lavorare con Der­rick Rossi, ricercatore presso la Stanford University, che, incurio­sito dal suo lavoro aveva co-fondato la società “Bion-Teck”, con sede in Germania, con l’obiet­tivo di utilizzare l’mRNA modificato, per creare vaccini anti-influenzali.

Quando, nel 2019, è scoppiata l’epidemia da Covid-19 sono diventate fondamentali le ri­cerche di Karikò e Weissman per sviluppare a tempo di re­cord la tecnica utilizzata da Pfizer e Moderna per realizzare i vaccini contro il virus. Sono passate quasi quattro decadi dalla sua formulazione.

Negli anni di studi "in cui non riuscivo a ottenere i risultati che volevo", lo sprone ad andare avanti è arrivato da mia madre e "dall'importanza del pensare in modo critico e credere in me stessa".

Nel suo percorso scientifico, Katalin Karikò ha avuto sempre accanto il marito. "Ci siamo conosciuti mentre studiavamo e mi ha sostenuto passo dopo passo. Si è trasferito in un paese straniero con me, non avevamo soldi e avevamo la nostra figlia di due anni con noi. Lui fece tutto questo per far sì che io potessi continuare le mie ricerche. Mi ha supportato anche a spostarmi in Germania per andare avanti con gli studi clinici".

Di qui l'appello alle giovani donne: "non dovete scegliere tra la carriera e avere dei figli, ma trovare l'uomo giusto, che tiene ai vostri sogni e supporta le vostre decisioni".

Nel 2022, la scienziata ha ricevuto la Laurea Honoris Causa in medicina all'Humanitas University di Milano, dove ha annunciato un progetto molto importante: “Sto lavorando a un’idea anticancro: iniettare nel tumore un mRna che spinga le cellule tumorali a fare qualcosa che attiri l’attenzione del sistema immunitario: rilasciare citochine. Così le cellule immunitarie localizzano quelle tumorali, ovunque esse siano - quindi vale anche quando il cancro metastatizza e arriva altrove - e possono distruggerle”.

Un progetto per il futuro che speriamo si realizzi in tempi brevi. Il presente intanto ha premiato col Nobel la determinazione, l’intuito geniale e la costanza di una scienziata che ha conosciuto umiliazioni e ostacoli e li ha superati senza mai scoraggiarsi.

Nell’immagine in alto, Katalin Karikò con marito e figlia.

Per approfondire: “Scienziate nel tempo. Più di 100 biografie", Ledizioni, Milano 2023.

Sara Sesti
Matematica, ricercatrice in storia della scienza
Collabora con l'Università delle donne di Milano
facebook.com/scienziateneltempo/

empty alt

Alle Europee caccia agli scoraggiati per vincere

Il gradimento elettorale dei partiti viene normalmente misurato in termini percentuali, un numero...
empty alt

Omesso controllo sull’attività dei dipendenti, legittima sanzione al dirigente

Dopo Tribunale e Corte d’appello, anche la Cassazione, con ordinanza n. 8642/2024 del 2 aprile...
empty alt

Garante privacy: il datore di lavoro non può negare al dipendente l’accesso ai propri dati

Il lavoratore ha sempre diritto di accedere ai propri dati conservati dal datore di lavoro, a...
empty alt

Un faccia a faccia sbagliato, che non si farà. Ma il danno è stato fatto

Ho sempre pensato, fin dalla sua vittoria a sorpresa nelle primarie che l'hanno eletta...
empty alt

Buon anniversario Maria Reiche, signora delle "Linee di Nazca"

Matematica, archeologa e traduttrice tedesca naturalizzata peruviana, Maria Reiche nasce a Dresda...
empty alt

Aliano, appollaiato sugli spettacolari calanchi della Basilicata, dove vive il ricordo di Carlo Levi

La tomba di Carlo Levi ad Aliano ricorda quella di Rocco Scotellaro. Due pareti, due ali, in...

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI
Back To Top