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- di Redazione
Preannunciata da tempo, ora, nell’anno del 90° compleanno, l’Istat - il cui nuovo cda si è insediato da poco - si appresta a ”modernizzarsi”.
Il 21 gennaio scorso, in occasione dell'audizione innanzi alla VII Commissione Cultura, scienza e istruzione della Camera dei Deputati, Luigi Nicolais, presidente del Cnr, non avrebbe mostrato dubbi sullo stato di salute dell’ente, che il 19 febbraio prossimo lascerà al suo destino, per scadenza di mandato.
Doveva raggiungere il Senato della Repubblica in fretta e furia, entro il 5 ottobre scorso, a seguito di una convenzione stipulata altrettanto affrettatamente tra lo stesso Senato e il Cnr, di cui Il Foglietto si è già occupato con tre articoli [1, 2, 3]; per questo, l’avv. Giuliano Salberini, primo ricercatore, il 17 novembre, con più di un mese di ritardo (forse perché l’urgenza era venuta meno), si è trasferito a Palazzo Madama, lasciando sguarnito l’Ufficio Affari giurisdizionali e giuridici di piazzale Aldo Moro che, due giorni dopo, in attesa della individuazione di un successore pleno jure, è stato preso in carico ad interim dal direttore generale dell’ente, Paolo Annunziato.
Il 15 dicembre scorso, la Corte dei conti ha pubblicato la Relazione sul risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), per l’esercizio 2014.
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