Giornale on-line fondato nel 2004

Giovedì, 16 Mag 2024

In questi giorni ricorre l'80esimo anniversario della più grande strage di italiani fatta dai nazisti tedeschi nell'isola greca di Cefalonia. Erano soldati che democraticamente con un referendum decisero di non consegnare le armi ai tedeschi dopo l'8 settembre del '43. Per loro la Resistenza cominciò così.

Oggi la tragica vicenda è ricordata con un lungo articolo di Massimo Franchi su "il manifesto".

Il governo della signora Meloni non pare volerli celebrare con qualche cerimonia ufficiale. È comprensibile. Chi si sente erede dei collaborazionisti di Salò spacciati per "patrioti" ha qualche problema a ricordare i patrioti veri, soldati ed ufficiali, che rifiutarono il "Tutti a casa" seguito alla fuga ignominiosa del re e Badoglio, e cominciarono subito a combattere i nazisti, ridando un senso democratico e civile alla parola Patria.

Nell'articolo de "il manifesto" si rammenta una polemica fra Luigi Pintor e Indro Montanelli del 2001 quando l'allora Presidente della Repubblica Ciampi volle ricordare con particolare calore agli italiani la resistenza e la strage nazista di Cefalonia andando a rendere omaggio al monumento che le rammentava sull'isola medesima. L'intento di Ciampi era quello di ricordare che la Resistenza era stato un fenomeno nazionale che aveva coinvolto anche nuclei di militari.

Montanelli aveva creduto di criticare Ciampi ricordandogli che "i morti erano soldati in divisa del regio esercito".

Come quelli, del resto, che a Roma e in molte altre parti d'Italia avevano resistito ai nazisti e quelli che avevano preferito rifugiarsi in montagna dando vita ai primi nuclei di partigiani.

A Montanelli rispose per le rime Luigi Pintor che era stato partigiano gappista a Roma: "Si rivolterebbero nella tomba, quei caduti, se ne avessero una. Non avevano più bandiere, non avevano più un esercito, non avevano più una patria: questi simboli che li avevano mandati a morire si erano dileguati lasciandoli soli. Il loro re, i loro alti comandi, il loro stato, erano disertori e imboscati. Qualcuno si era nascosto lì vicino, a Brindisi, a due braccia di mare: moralmente morto senza aver combattuto".

Aldo Pirone
scrittore e editorialista
facebook.com/aldo.pirone.7

empty alt

Aliano, appollaiato sugli spettacolari calanchi della Basilicata, dove vive il ricordo di Carlo Levi

La tomba di Carlo Levi ad Aliano ricorda quella di Rocco Scotellaro. Due pareti, due ali, in...
empty alt

Barriere antierosione per proteggere le spiagge, solo danni alla biologia marina

Sono stato intervistato dalla terza rete TV nell’ambito di un servizio ben fatto, sull’erosione...
empty alt

“Niente da perdere”: il film della settimana proposto dal Foglietto

Niente da perdere, regia di Delphine Deloget, con Virginie Efira, Arieh Worthalter, India Hair,...
empty alt

“Mi sei caduta dentro” di Carlotta Elena Manni, quando l’aborto non è sempre una scelta indolore

Mi sei caduta dentro, di Carlotta Elena Manni - Editore Sperling & Kupfer – marzo 2024, pp, 230,...
empty alt

Addio a Giovanna Marini, massima esponente di una musica popolare colta

Anche Giovanna Marini è scomparsa. Di lei scriveranno assai meglio di me esperti musicologi. Fu...
empty alt

Multilateralismo, una forma di saggezza da salotto

C’è spazio per ogni sentimento, ammesso che un rapporto di economia sia capace di generarne,...

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI
Back To Top