Giornale on-line fondato nel 2004

Giovedì, 06 Nov 2025

Con l'attacco al contingente Onu dell'Unifil, Israele di Netanyahu fa un altro passo nella sua escalation militare. L'Onu con tutte le sue magagne per lui è un ostacolo. Non a caso parlando il 27 settembre scorso, in una sala semi deserta e ostile, all'Assemblea generale delle Nazioni Unite l'ha definita "palude antisemita" e terrapiattista; e Guterres segretario generale di questa "palude" è stato dichiarato una settimana fa dal ministro degli Esteri israeliano Katz "persona non grata".

La specialità di Netanyahu è quella di continuare a definire antisemiti tutti coloro che criticano i suoi comportamenti politici da sempre. E nel mondo, sono tantissimi, compresi moltissimi ebrei che guardano al futuro, preoccupati dell'esistenza di Israele.

Al "levatevi di mezzo" israeliano, reiterato oggi da Netanyahu rivolgendosi direttamente a Guterres, con l'arroganza di chi si sente impunito, il governo italiano ha risposto per bocca del ministro Crosetto: "Non prendiamo ordini da Israele".

Ne è seguito un comunicato netto di condanna di quanto avvenuto di alcuni paesi europei, Francia, Spagna e Italia che hanno definito gli attacchi israeliani all'Unifil ingiustificabili e richiedendone l’immediata cessazione. In sostanza, dicono costoro, l'Unifil farà quello che gli dice l'Onu non quello che, a cannonate, pretenderebbe Netanyahu.

Fa una certa compassione vedere, sentire e leggere l'imbarazzo di certi sostenitori italiani di Israele "perinde ac cadaver" (fino alla morte) mentre altri, similmente a quei soldati giapponesi nella jungla che non credevano che la guerra fosse finita, continuano a sostenerne le azioni oltre la stessa destra post fascista al governo.

Il punto politico su cui incalzare Meloni, Crosetto e compagnia è: a) il riconoscimento dello Stato palestinese subito, senza se e senza ma; b) L'embargo sulle armi a Netanyahu.

Bisogna chiedere al governo Meloni-Salvini-Tajani-Crosetto che l'Italia lo faccia indipendentemente dagli altri stati e che s'impegni perché a farlo sia tutta l'Unione europea. Questa dovrebbe essere la richiesta di Pd, Avs, M5s e altri che la condividano, fissata in un comune atto parlamentare.

Sarebbe bene che lo facesse anche Biden, fornitore da sempre degli armamenti più efficaci e deleteri a Israele ma, viste le elezioni imminenti, c'è poco da sperare che gli Usa superino la somma ipocrisia di "moderatori" di Netanyahu mentre lo sostengono con le armi che gli inviano e con il loro diritto di veto all'Onu, dove bloccano ogni risoluzione di condanna di Israele.

La Harris, tra parentesi, dovrebbe fare della pace in Ucraina e Medio Oriente un impegno solenne, da sbandierare nella contesa elettorale. Con Trump di certo c'è solo che il tycoon incoraggia esplicitamente Israele a colpire i siti nucleari iraniani, per chiarire anche ai ciechi, se ce ne fosse ancora bisogno, quale pericolo rappresenti il candidato repubblicano sostenuto da Musk.

Sta di fatto che gli altolà a Netanyahu, le lacrime sui palestinesi massacrati dagli israeliani - ora anche i libanesi - e, dio ce ne scampi, quelle della Meloni su qualche soldato italiano di Unifil nei prossimi giorni, sono e saranno ipocrite e simili a quelle del coccodrillo, se alle parole non si fanno seguire da subito fatti concreti.

Aldo Pirone
scrittore e editorialista
facebook.com/aldo.pirone.7
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI

empty alt

Boom di investimenti cinesi in Africa

Mentre il mondo litiga sui dazi, la Cina sta silenziosamente accelerando i suoi investimenti...
empty alt

Riposa a Napoli Mary Fairfax Somerville, matematica, astronoma e divulgatrice

“La regina della scienza ottocentesca”, Mary Fairfax Somerville (1780–1872) è ricordata come una...
empty alt

Elezioni in Argentina: “Poscia, più che il dolor, poté il digiuno”

La celebre frase è di Dante nel canto XXXIII dell'Inferno, ma serve bene a descrivere in parte ciò che...
empty alt

“Il sentiero azzurro”, inno alla ribellione di una donna contro regimi autoritari e stereotipi sull'età

Il sentiero azzurro, regia di Gabriel Mascaro, con Denise Weinberg (Tereza), Rodrigo Santoro (Cadu),...
empty alt

Con l’arrivo dell’euro digitale quale sorte per il contante, che gode di ottima salute?

Sarà molto interessante osservare quale sarà la sorte del contante fisico una volta che la Bce...
empty alt

“Entanglement, la macchina umana”. Cosa non si fa per la ricerca!

Entanglement, la macchina umana, di Verena Mira – Edizioni Progetto Cultura – settembre 2025 – pp....
Back To Top