Il 25 gennaio 1882 nasce a Kensington, Londra, una delle più grandi scrittrici e intellettuali femministe della storia: Virginia Woolf.
La sua eredità letteraria e il suo pensiero critico continuano a illuminarci su temi ancora oggi attuali. Tra questi, uno spunto particolarmente brillante e provocatorio emerge quando affronta una domanda che, purtroppo, non ha perso la sua urgenza: “Cosa impedisce alle donne di accedere ai piani alti della carriera?”
Nel suo saggio Le tre ghinee, Woolf offre una risposta che si discosta dalla nota metafora del “soffitto di cristallo” e introduce un’immagine potente e inusuale: quella della “puzza”.
Per Virginia Woolf, le donne trovano ostacoli non solo nelle barriere visibili o strutturali, ma anche in un intangibile, oppressivo “odore sgradevole”: quello dei cortei di uomini colti che, nella loro autoreferenzialità, si circondano di un’aria pesante, simbolo di privilegio e esclusione.
Questa metafora, così incisiva, ci ricorda che le difficoltà per le donne non derivano solo dalla mancanza di opportunità, ma anche da un ambiente culturale spesso intriso di un maschilismo che si perpetua inconsciamente.
Grazie, Virginia, per aver dato voce e immagine a dinamiche che ancora oggi siamo chiamati a combattere.
E grazie per ricordarci, con la tua lucidità e ironia, che il cambiamento richiede coraggio, intelligenza e una visione critica del mondo che ci circonda.
Nell’immagine sopra, un’opera di Chiara Corio
Sara Sesti
Matematica, ricercatrice in storia della scienza
Collabora con l'Università delle donne di Milano
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